Il senso del comunicato e una precisazione dell'azienda: Cerchiamo di evitare il fallimento per andare verso una cessione, separata o complessiva

La Arbos al Tribunale: non dichiari il fallimento, cerchi un acquirente, noi non chiediamo nulla.

Che cosa ha inteso dire, la Arbos Lovol, con il proprio comunicato sul destino della Goldoni? E in che cosa consiste il piano concordatario presentato oggi al Tribunale di Modena? Di fatto, due cose soprattutto. La prima: la proprietà è pronta a cedere anche separatamente macchine, organizzazione e marchio Goldoni, ma accorda decisamente la propria preferenza alla possibilità di un'operazione invece di cessione complessiva (“compendio aziendale omogeneo”) che permetta di sfruttare e valorizzare al meglio gli asset aziendali, difficilmente ricompattabili in caso di fallimento. Tanto più che la Arbos, nell'ipotesi di mancata prosecuzione in continuità, considera tutt'altro che agevole la concessione del marchio acquistato nel 2018. La seconda: se il Tribunale accettasse la proposta della cessione globale, che costituisce la sola idonea a consentire, sotto la sua egida, la ricerca di un acquirente in continuità produttiva, la Arbos non chiederebbe alcun corrispettivo, togliendosi di mezzo.

 

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