Alla Elcam per carichi di lavoro, carenza di organici, turni non concordati

Clima teso nell'azienda leader del biomedicale

Oltre a quello della Goldoni-Arbos di Migliarina, il fronte carpigiano delle agitazioni sindacali si è allargato, nei giorni scorsi, con una manifestazione di Cisl e Cgil davanti ai cancelli della Elcam Medical Italy di via Emilia Romagna, alla periferia est di Carpi. Esasperati da lunghe e inconcludenti trattative, i lavoratori dell’azienda hanno manifestato la loro insoddisfazione per i tesi rapporti fra direzione aziendale e lavoratori che avvelena il clima all’interno dello stabilimento. La Elcam Medical Italy è una società per azioni appartenente al gruppo internazionale Elcam che ha la sua sede principale in Israele e si dirama in Europa e in America con le società affiliate. A Carpi e a Mirandola l’azienda, che opera nel settore del biomedicale producendo componenti per la cardiologia o per il controllo delle terapie infusionali come per esempio i “rubinetti” per le trasfusioni di sangue o per la dialisi, dispone di due stabilimenti all’avanguardia su complessivi 4 mila metri quadri ed occupa poco più di 180 addetti. Il sindacato lamenta che da tempo i dipendenti sono oppressi da carichi di lavoro insostenibili subendo una situazione di grave disagio, con carenza di organici in alcuni reparti, chiusure aziendali, spostamenti di turni e di orari non concordati con i rappresentanti sindacali, in sostanza, con una conflittualità interna che ha raggiunto e superato, secondo Cisl e Cgil, il livello di guardia.

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