Università: a Carpi Ingegneria meccanica e automazione parleranno inglese. Si parte con 80 studenti, 600 a regime

Sarà un corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica, area progettazione automazione, ma attinente anche alla ricerca sui materiali e alla informatizzazione aziendale quello che verrà ospitato dal settembre 2022 nella erigenda sede distaccata di Carpi dell'Università di Modena e Reggio (nella foto, la sede di Modena). A regime, potrà prevedibilmente contare su 600 studenti, ma il debutto avverrà con un quarto anno di corso da 80 studenti, in progressivo ampliamento. Proiettato alla formazione di professionalità in grado di inserirsi nelle imprese e di diffondervi know-how, avrà inoltre una particolarità: tutte le lezioni saranno in Inglese. Le caratteristiche del corso sono emerse dal Comitato tecnico-scientifico previsto dal protocollo d'intesa tra Comune di Carpi, Fondazione Cassa di Risparmio e UniMoRe e costituito da otto componenti (due ciascuno per i tre enti e due per gli imprenditori). A propria volta, i componenti il Comitato si sono avvalsi di interviste e questionari fra le imprese del territorio e agli studenti per capirne le aspettative. Ora toccherà allo stesso Comitato tecnico-scientifico tradurre queste indicazioni in un manifesto degli studi su cui l'Università lavorerà per definire i contenuti delle lezioni e per fissare le caratteristiche della struttura fisica (numero aule, spazi per le ricerca, eccetera) che dovrà ospitarle. (continua a leggere)

 

Sono alcune delle indicazioni fornite ieri pomeriggio dall'assessore Riccardo Righi ai membri della Prima e Seconda Commissione consiliare riuniti in seduta congiunta per visionare il testo della convenzione fra i tre enti promotori che verrà messa all'ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale. La convenzione fissa anche alcuni impegni precisi per il Comune, come quelli di reperire alloggi da convenzionare, di ampliare il trasporto pubblico, di introdurre agevolazioni per gli studenti. Fra i vari impegni c'è anche quello di lavorare perché davvero la tratta Modena-Carpi funzioni come una metropolitana di superficie, ma qui c'entrano altri soggetti – la Regione, Rfi – che sarà complicato convincere.