Rincari di luce e gas. Tutelarsi con il mercato libero? Sì, ma sapendo scegliere

Lo ha precisato anche ieri, intervistato per la newsletter Voce Città, il Direttore generale di Aimag, Davide De Battisti: i rincari delle bollette del gas metano e dell'elettricità, che sono dati per certi, dipendono da vari fattori che vanno dall'aumento della produzione industriale e dal contemporaneo calo delle riserve di gas naturale negli stoccaggi europei, per non dire dell'instabilità del quadro geopolitico internazionale che si riflette anche sui prezzi delle cosiddette commodity (prodotti di primaria necessità). Nel solo mercato tutelato, peraltro, quello in cui le quotazioni di luce e gas sono comunicate dall'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), negli ultimi dodici mesi, per tre trimestri di fila, si sono registrati aumenti, specie nel trimestre estivo, del 9,9 per cento per la luce e del 15,3 per il gas. E ora ci attendono quelli annunciati per l'1 ottobre. Nonostante le premesse siano molto negative, esiste un modo per evitare di subire passivamente i rincari?

Tutto sta, viene spiegato nel sito Affari Italiani dell' 8 settembre scorso, nel comprendere bene i meccanismi di funzionamento delle tariffe e, soprattutto, le voci presenti in bolletta. “Oltre al costo della materia prima, infatti – spiegano gli esperti di abbssalebollette.it, citati dal sito – , in bolletta troviamo altre voci di costo, che possiamo identificare brevemente in oneri di sistema e spese di trasporto e gestione del contatore. Queste due voci di costo, che servono a coprire tutta una serie di spese per la gestione delle reti energetiche e degli incentivi energetici in Italia, non sono fisse e immutabili ma, al contrario, subiscono aggiornamenti su base trimestrale, sempre da parte dell’Autorità ARERA”. Per calmierare l’aumento dei prezzi sulla materia prima di quest'anno, per esempio, ARERA ha ridotto il costo di oneri e spese di trasporto, abbassandone l’incidenza percentuale sul totale della bolletta. Prosegue Affari Italiani, sempre citando abbassalebollette.it: “Se consideriamo la sola bolletta dell’elettricità, per la famiglia tipo l’incidenza della spesa per l’energia è passata dal 46 per cento del primo trimestre 2021 al 59 per cento del terzo trimestre. Ciò vuol dire che il peso del costo dell’energia ha acquisito un valore maggiore, per cui è ancora più importante riuscire a spuntare un prezzo più basso di tale componente. In questo scenario, chi ha deciso di lasciare il mercato tutelato a favore di quello libero nei primi mesi dell’anno, sottoscrivendo una tariffa luce o gas a prezzo fisso, ha beneficiato di un doppio vantaggio: oltre ad avere un costo molto minore della materia prima, ha visto ridursi anche l’ammontare delle quote fisse di oneri e spese di trasporto”.

Il passaggio al mercato libero potrebbe dunque consentire di risparmiare. Ma qual è il problema? Un monitoraggio affidato ad ARERA dal Governo sulle tariffe del mercato libero su migliaia di offerte luce e gas in tutta Italia negli ultimi 12 mesi ha rivelato che solo il 5 per cento delle tariffe luce e solo il 10 per cento delle tariffe gas del mercato libero è più conveniente. In sintesi, il mercato libero dell’energia è conveniente se si sceglie una tariffa conveniente: “I dati – riporta infatti un comunicato ufficiale di ARERA – mostrano che solo una parte dei clienti effettua confronti sul Portale Offerte. Questo fa presumere che la sottoscrizione delle offerte continui in modo prevalente ad essere effettuata dopo essere stati contattati da un call center o da un agente di vendita e che il cliente non sfrutti appieno gli strumenti a disposizione per una scelta consapevole”. Il passaggio al mercato libero, in altri termini, non viene fatto quasi mai come scelta attiva e consapevole, ma è troppo spesso effettuato con l’inganno di operatori truffaldini che non si fanno scrupoli pur di far sottoscrivere un contratto, che conviene solo a chi lo propone e mai al cliente finale. Ecco perché per evitare di cadere in questi tranelli e, soprattutto, per riuscire a sottoscrivere quelle poche tariffe davvero convenienti presenti nel mercato libero, occorre informarsi – ci sono i siti appositi – ed effettuare una scelta consapevole, confrontando le offerte dopo aver personalizzato la ricerca con i propri consumi. E' il solo modo per attutire gli effetti della temuta stangata d'autunno.