Quei fili del tessuto economico
A premiare, Tamara Gualandi, il Sindaco e la Vice, Alberto Papotti e Claudio Medici
È stata la festa della piccola e media impresa artigiana, quella che, senza pretendere di attingere alla definizione di “sistema”, rappresenta pur sempre la nervatura del tessuto economico, distribuendovi ricchezza, occupazione e, in molti casi, anche ricerca e innovazione. In questa luce si capisce anche il profondo senso di appartenenza che si respirava l’altra sera, all’auditorium San Rocco, all’evento organizzato da Cna per premiare le imprese associate e intitolato “Le imprese tra passato, presente e futuro”. Dove i tre tempi c’erano tutti: il passato, trattandosi delle aziende e dei laboratori con alle spalle almeno un quarantennio di attività; il presente, visto che tuttora “vivono e combattono insieme a noi”; il futuro, perché molte di loro hanno felicemente superato il travaglio del passaggio generazionale, consegnandosi a figli e nipoti o semplicemente a soci giovani dei fondatori per proseguire, magari anche rinforzare e rinnovare l’impresa. Alla fine, a ricevere gli attestati dalle mani della presidente dell’Area Carpi di Cna, Tamara Gualandi, del presidente provinciale dell’Associazione Claudio Medici, del segretario provinciale Alberto Papotti, e di quello di Area, Francesco Stagi, nella serata condotta da Ermes Ferrari, sono state un’ottantina di aziende, con origini per lo più incastonate nel decennio dei Settanta, non poche anche risalenti agli anni Sessanta, qualcuna ai Cinquanta e la Vetreria dei fratelli Beltrami addirittura al 1860.