Pugni ad una partita di calcio giovanile, denunciato il padre di un giovane della Virtus Cibeno

La società carpigiana, da sempre attenta al comportamento dei propri tesserati, preannuncia provvedimenti nei confronti del genitore

Ancora la cronaca nel calcio giovanile e, purtroppo, ancora una realtà carpigiana coinvolta seppur non direttamente. E’ accaduto, come raccontato dalla Gazzetta di Modena, sabato pomeriggio a Fossa di Concordia, dove il papà di un giovane calciatore della Virtus Cibeno ha colpito con un pugno un dirigente della Possidiese, la squadra di casa. Si parla di una partita tra formazioni Under 17, quindi di ragazzi di 15-16 anni.

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A rendere pubblica la notizia è stato lo stesso dirigente possidiese aggredito, che nella giornata di domenica si è recato presso la caserma dei Carabinieri di Concordia per sporgere denuncia: “Verso la fine un nostro giocatore è stato espulso. Un’espulsione che ho un po’ contestato, c’è stato un piccolo battibecco con qualche genitore dell’altra squadra. Mancavano dieci minuti alla fine e sono andato negli spogliatoi – dice il dirigente della Possidiese alla Gazzetta –. Stavo aspettando mio figlio nello spogliatoio quando davanti a me si è presentato quest’uomo, che non era nemmeno uno di quelli con cui avevamo discusso prima. Ho saputo poi che era il padre di un giocatore del Cibeno. Mi ha detto: “Tu quando scendi dalla tribuna non devi toccare le donne”. Non capisco a cosa si riferisse, io non ho fatto niente. E mi ha dato un pugno in faccia. Sono caduto, avevo un male terrificante alla mandibola e in ospedale mi hanno dato cinque giorni di prognosi. Il tutto davanti a una cinquantina di persone e ai ragazzi. Credo si tratti di un episodio molto grave. Sono stato contattato dal Cibeno, mi hanno chiesto scusa e mi hanno detto che convocheranno il genitore. Probabilmente gli verrà dato il Daspo. Io comunque ho sporto denuncia ai carabinieri».

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Ed effettivamente la società Virtus Cibeno, che da sempre pone un’attenzione particolare ai comportamenti dei propri tesserati, si dice pronta ad intervenire: «Tra i dirigenti di vertice della nostra società non era presente nessuno per cui ci siamo informati sull’accaduto – spiega il presidente del sodalizio carpigiano Marco Gasparini –. Abbiamo in programma un incontro con questo genitore al quale chiederemo di non seguire più le gare. Il ragazzo? Lui non dovrebbe essere coinvolto in una storia come questa, non ha responsabilità e crediamo sia giusto consentirgli di fare sport, a patto che il padre accetti l’allontanamento. Altrimenti dovremo prendere provvedimenti diversi».