Manifestazione delle categorie questa mattina. La bretella da 8 milioni. Convalida di un fermo per l'omicidio Lepore

Il Carlino apre con la notizia, riportata in un trafiletto di spalla anche dalla Gazzetta, che questa mattina  l'associazione Carpi C'è terrà una manifestazione davanti al Municipio con lo slogan #riapriAMOcarpi per chiedere che il Sindaco, che riceverà una delegazione, si faccia interprete presso tutte le istituzioni superiori del disagio dei commercianti (foto di repertorio del maggio 2020, per l'analoga protesta dopo la fine del primo lockdown). Accanto a loro ci sono, questa volta, anche le associazioni di categoria. I dirigenti di Cna, Lapam, Confcommercio e Confesercenti forniscono al quotidiano le cifre del disagio: non tanto in termini di chiusure di esercizi, che parrebbero piuttosto limitate, quanto nell'esiguità dei ristori relativi alle chiusure di novembre e dicembre che, secondo i loro calcoli non arriveranno a coprire più del 30 o 40 per cento degli esercizi pubblici, commerciali e delle attività artigiane, per di più con cifre piuttosto misere, visto che si parla di una media di 2 mila euro. Nota a margine: ieri la stessa associazione aveva diffuso un messaggio di protesta per lamentare il disagio delle diverse categorie e invocare la tutela dal lavoro scritta nella Costituzione. Con una raccomandazione alle redazioni: quella di non dare notizia della manifestazione di oggi, per evitare assembramenti. Infatti.

 

 

Affiora anche sulla Gazzetta il disegno della bretella che chiuderà l'anello tangenziale di Carpi verso Fossoli, ma senza la collocazione che su di essa potrebbe avere il futuro ospedale. Quello che interessa soprattutto il quotidiano, che dà la notizia in apertura, è il costo dell'opera al lordo dell'Iva, vale a dire sugli 8/9 milioni di euro per poco più di due chilometri di tracciato: la soluzione che l'assessore Truzzi, interpellato dal giornale, considera comunque più conveniente ed efficace, perché non comporta, rispetto a un'altra prospettata dai tecnici incaricati del progetto, l'interramento di via Quattro Pilastri in un sottopasso soggetto a inondazioni in caso di forti temporali e troppo vicino alla falda freatica.

 

 

Entrambi i quotidiani, il Carlino di taglio basso e la Gazzetta di spalla, riferiscono poi della conferma, decisa dal Tribunale nel corso del giudizio di impugnazione chiesto dalla difesa, della custodia cautelare per uno dei tre indiziati del delitto di Santo Domingo, l'immobiliarista toscano Jacopo Capasso. Si attende analoga udienza sul ricorso presentato dall'altra indiziata italiana, Ilaria Benati. Al momento, dunque, i due restano in carcere, insieme al reo confesso, autore materiale dell'uccisione di Claudia Lepore, Antonio Lantigua.