L'Oratorio dell'Addolorata in via Nuova Ponente al centro di una interrogazione di Fratelli d'Italia
L'Oratorio dell'Addolorata di via Nuova Ponente torna al centro dell'attenzione delle forze politiche in Consiglio comunale. In una interrogazione che dovrebbe essere discussa nella seduta di giovedì 7 novembre, il consigliere di Fratelli d'Italia, Enrico Fieni, chiede informazioni circa il "fabbricato pericolante” che dà sulla via, restringendola. L'annosa questione – e mai una denominazione fu più appropriata – compare di tanto in tanto nel dibattito politico, per poi sparire regolarmente e riapparire a ogni tornata di rinnovo dei rappresentanti della città eletti nel civico consesso. segue
L'oratorio, "modesta appendice settecentesca a capanna”, si legge in "Carpi. Guida storico artistica” di Alfonso Garuti e Dante Colli (1990), della prospiciente e coeva villa Bonasi, anch'essa in abbandono, “...non appartiene alla Curia di Carpi, ma è di proprietà privata e tutelato dal 1984 dalla Soprintendenza. Nel 2008 gli acquirenti di villa Bonasi avevano avviato una pratica di traslazione del piccolo fabbricato, per toglierlo dalla strada e ricollocarlo all'interno del perimetro della villa, ma non se ne fece nulla (l'immobiliare è fallita nel frattempo e i titoli abilitativi sono scaduti)”. Fu questa la risposta fornita due anni fa dall'allora assessore Riccardo Righi a un'analoga interrogazione presentata dalla Lega. Nella circostanza Righi spiegò anche che lo sfoltimento della vegetazione spontanea non è di competenza del Comune che tuttavia interverrà se rappresentasse un pericolo per la circolazione e, più in generale, che non sussistono ragioni che facciano ritenere il fabbricato un ostacolo per il traffico.