Incuria e degrado: e recintare con cancellata chiusa la notte tutta la zona monumentale?

A differenza del Portico Lungo, la cui pulizia, almeno quella ordinaria, compete ai frontisti – banche e distributori h24 inclusi – il portico del Cortile delle Stele, dietro il Torrione e sul quale si affacciano il Ceas e l'Archivio, dovrebbe essere di totale pertinenza del Comune di Carpi. Nel cuore del cuore della città, al centro della sua matrice monumentale, le condizioni rilevate nella foto non sono l'eccezione, ma la regola: un effetto chewingum buttati che annerisce letteralmente il pavimento, con l'aggiunta di scritte al pennarello. Ed è solo un piccolo dettaglio dello stato di incuria di questi luoghi che dovrebbero essere di rispetto quasi sacrale, ma che nottetempo diventano dominio assoluto di gruppi che della rilevanza monumentale se ne infischiano. I quali gruppi debbono certamente poter utilizzare la città, ma è anche dovere dell'Amministrazione tutelarla. Negli uffici municipali, pur con molta discrezione, c'è chi caldeggerebbe una soluzione che la Giunta non adotterà mai per timore di contraccolpi nei consensi. E' una proposta anche di questa testata, che problemi di consensi non ne ha. Ed è l'idea, lanciata anche all'indomani dell'inaugurazione dei rinnovati giardini pubblici dietro il teatro, di provvedere a recintarli con elegante cancellata, come era un tempo e come avviene in tutte le grandi città europee, dove i giardini urbani chiudono al tramonto. (continua a leggere)

Quell'idea, proprio considerando quel che avviene nottetempo in questa porzione della città, potrebbe essere estesa a includere anche l'ingresso del "passo degli sbirri” e la sua fuoruscita sul lato di piazzale Re Astolfo, provvedendo a sbarrarli di notte con cancello sul modello di quelli del teatro, esattamente come avviene per il cortile d'onore di palazzo dei Pio. Il quale ultimo ha potuto essere preservato come un salotto di pregio dopo il restauro solo in virtù della sua inaccessibilità notturna.