Il vescovo Castellucci: Nessun dissidio, don Luca parte per un'esperienza in una situazione più scomoda. Spero di recuperarlo arricchito

«Se dovessi guardare solo alle necessità della Diocesi, non dovrei lasciare partire nessuno, in missione. Don Luca lo voleva da tempo e chi va sospinto da un desiderio autentico, al ritorno porta sempre un respiro diverso, un'aria nuova. Per me, dunque, si tratta di un investimento sul futuro: spero di recuperarlo fra tre anni, non come il figliol prodigo, ma arricchito da questa esperienza». Così monsignor Erio Castellucci, vescovo di Carpi, risponde agli interrogativi sollevati dalla scelta di don Luca Baraldi di lasciare a luglio, in un momento in cui il personale religioso scarseggia, la parrocchia più popolosa parrocchia di Carpi, San Giuseppe Artigiano, per quella di Mackenzie-Fort Smith in Canada. Esclude così indirettamente, monsignor Castellucci, che alla base della scelta del sacerdote possano esservi stati dissidi o una qualche forma di delusione: «Voleva ripetere una esperienza missionaria in una situazione più scomoda – riprende il Vescovo –. Vi si era già recato in passato, si era trovato bene e a dicembre, quando ho ricevuto l'investitura ufficiale di Vescovo, è tornato alla carica. So bene che lascia, fra l'altro, diversi incarichi che gli erano stati affidati, ma penso che giovi a tutti allargare i nostri orizzonti e restare più aperti di quel che siamo normalmente».    

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