Da Regione e Unione Europea

Due misure a sostegno di inquilini e sistema ortofrutticolo

Doppio intervento di Regione Emilia Romagna e Unione Europea rispettivamente a sostegno degli inquilini in difficoltà con l’affitto di casa e del sistema ortofrutticolo.

FONDO AFFITTO REGIONALE

La Regione Emilia-Romagna, grazie a ulteriori risorse statali, destina altri 11 milioni e 600 mila euro a chi fatica a pagare l’affitto avviando per il 2021 il Fondo sociale dedicato. Si aggiungono ai 17,6 milioni di euro erogati con il Fondo Affitto 2020, per quasi 30 milioni di euro complessivi dall’inizio della pandemia. Risorse messe a disposizione di Comuni e Unioni di Comuni, che potranno sia scorrere ed esaurire le graduatorie pregresse sia aprire nuovi, specifici bandi per raccogliere nuove richieste.

A beneficiarne potranno essere famiglie e persone in difficoltà economica che, anche a causa dell’emergenza sanitaria, hanno subito la perdita o una consistente riduzione del reddito e non riescono a pagare il canone di locazione della casa in cui abitano.

La Giunta regionale ha dunque varato il nuovo Fondo Affitto. I cittadini, una volta pubblicato il bando delle varie amministrazioni comunali, potranno fare domanda per avere un contributo fino a tre mensilità, per un tetto massimo di mille e 500 euro. Le domande saranno articolate in due graduatorie distinte: la prima, a cui viene inizialmente riservato il 60 per cento delle risorse complessive, dedicata a coloro che, con un Isee annuo fino a 35 mila euro, hanno subito un calo del reddito a causa del Covid; la seconda per i nuclei familiari con reddito Isee inferiore a 17 mila euro, in questo caso a prescindere dal calo reddituale. In caso di calo del reddito potranno fare richiesta del contributo anche gli inquilini degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.

I contributi sono cumulabili con quelli eventualmente ricevuti con il Fondo Affitto 2019 o 2020.

La domanda di contributo deve essere presentata al Comune dove si trova l'abitazione, una volta che questo ha pubblicato il bando; la Regione sta predisponendo una piattaforma web attraverso la quale, in alternativa, presentare la domanda. 

Requisiti richiesti

Per ottenere il contributo, si deve avere la cittadinanza italiana o quella di uno Stato appartenente all’Unione europea o, per i cittadini extra Ue, il permesso di soggiorno; risiedere oppure essere domiciliati in Emilia-Romagna; essere in possesso di un regolare contratto di affitto in un comune della regione; dichiarare un reddito Isee fino a 17.154 euro senza necessità di dimostrare cali del reddito per causa Covid; oppure fino a 35mila euro, autocertificando in questo caso con adeguata documentazione (buste paga o fatture) la diminuzione del reddito di almeno il 20 per cento nei mesi di marzo, aprile, maggio 2020, rispetto al medesimo trimestre 2019. Per presentare la domanda si potrà allegare il reddito Isee 2020 o 2021.

FONDO ORTOFRUTTICOLO EUROPEO

Oltre 81 milioni di euro per la crescita e il rafforzamento del sistema ortofrutticolo organizzato dell’Emilia-Romagna.  È l’ammontare degli aiuti finanziari europei in arrivo nel 2021 da Bruxelles, importo calcolato sulla base delle cifre indicate nei programmi operativi delle 43 Organizzazioni dei produttori (Op) e le 6 Associazioni di organizzazioni di produttori (Aop) riconosciute dalla Regione.

Un variegato mondo associativo al quale fanno capo in Emilia-Romagna oltre 9 mila aziende agricole, che rappresentano più della metà dei produttori ortofrutticoli regionali, ai quali si aggiungono circa 8 mila agricoltori fuori regione. Nel loro insieme queste imprese vantano una produzione commercializzata che nel 2020 ha totalizzato 1,76 miliardi di euro.

Le risorse in arrivo rientrano nei finanziamenti erogati dall’Unione europea nell’ambito degli interventi previsti dall’Organizzazione comune di mercato (Ocm) del settore ortofrutticolo e arrivano a coprire circa il 50 per cento dei programmi di spesa per il 2021 di ciascuna Op e Aop approvati dalla Regione, per un totale di investimenti che sfiora i 160 milioni di euro. La metà della cifra, appunto oltre 81 milioni di euro, sarà a carico del bilancio comunitario.    

La ripartizione degli investimenti

Analizzando nel dettaglio le previsioni complessive di spesa per il 2021, oltre 68 milioni di euro (43% del totale)  saranno destinati alle cosiddette ”azioni verticali” a favore delle aziende agricole, tra cui rientrano gli investimenti per sostenere il miglioramento della qualità (attrezzature innovative, impianti d’irrigazione e antigrandine, ecc.), per la pianificazione della produzione, ad esempio il rinnovo degli impianti frutticoli e lo sviluppo della produzione integrata e altre tecniche a basso impatto ambientale.

Per il rafforzamento delle “azioni orizzontali o di sistema” sono invece attesi circa 66 milioni di euro (41 per cento), con investimenti focalizzati in particolare su miglioramento della commercializzazione, prevenzione e gestione delle crisi di mercato e campagne promozionali.

La rimanente parte di poco più di 22 milioni di euro (14 per cento del totale) servirà a finanziare attività come il controllo della qualità delle produzioni, le iniziative di marketing e quelle di assistenza tecnica a supporto alle aziende agricole nell’applicazione delle tecniche a basso impatto ambientale.