CPM Mosca dal 31 agosto: per la moda italiana buone prospettive nelle regioni orientali russe

Dal nostro corrispondente da Mosca, Gian Luca Nicolini

 

Dopo un'estate molto calda (la più calda degli ultimi cinquant' anni), si annuncia un inverno in Russia all'insegna dell'ottimismo commerciale.  I dati parlano di un Pil in crescita dell'1,7 per cento rispetto al 2019 e del 10 sul 2020, con le regioni che stanno tornando al periodo pre Covid, malgrado una campagna di vaccinazione molto lenta (Mosca è al 36 per cento circa della sua popolazione) e malgrado i pochi voli con l'Europa e l'assenza di turisti stranieri per mancanza di visti. Da un sondaggio effettuato presso i negozianti e grossisti russi nei mesi scorsi e pubblicato lo scorso luglio, risulta che a causa dell'aumento dei costi dei trasporti ci sarà un incremento sino al 20 per cento dei prezzi di vendita, soprattutto a fine anno, e ci saranno in particolare problemi con le spedizioni e produzioni dalla Cina, che ha chiuso i porti per la pandemia nei mesi scorsi, oltre che per il reperimento e il trasporto delle materie prime.

"L'aumento dei prezzi al dettaglio per abbigliamento e calzature nella stagione si verifica ogni anno e quest'anno non andrà oltre i valori medi", ha affermato il Ministero dell'Industria e del Commercio della Federazione Russa. Il prossimo CPM, che aprirà il 31 agosto, sarà all'insegna della ripartenza assoluta, e la presenza dei marchi e collezioni italiane, sarà, come non mai, fondamentale per ritornare a ordinativi pre Covid. Sarà importante per le aziende, proporre delle capsule di collezioni invernali, perché dai dati in nostro possesso, gli ordini fatti tra febbraio e marzo scorso sono stati molto inferiori allo standard d'acquisto soliti. A Mosca, alle chiusure di negozi durante la pandemia non è ancora seguita una completa riapertura, ma nelle regioni, a causa della scelta dei Russi di trascorrere in patria le vacanze, la situazione è molto interessante e in crescita. Ci sono poi aree che hanno incrfementato le rispettive reti commerciali e che si stanno orientando più ai marchi europei che ai prodotti cinesi e vietnamiti. Sarà importante che le istituzioni italiane, nel progetto Made in Italy ed Italy Export, possano programmare viaggi in queste aree dell'Est russo, con pianificazione di incontri e mostre dedicate al prodotto italiano. A Mosca prevedono un forte aumento di clienti in visita a questo CPM che insieme a quello del febbraio 2022, sarà un appuntamento importantissimo per tutte le aziende italiane che abbiano voglia di essere presenti anche fisicamente sul territorio russo.