Carpi sui giornali. Protesta dei ristoratori: prime dissociazioni. I due arresti per furto. Venduta l'area ex Cantina

“Personalità allarmanti e pericolose”, ha definito il capitano Alessandro Iacovelli quelle della coppia di nomadi, 35 anni lui, di Correggio, 62 lei, di Gonzaga, arrestati dai Carabinieri con l'imputazione di furto pluriaggravato, continuato in concorso aggravato dalla minorata difesa delle vittime, visto che si trattava di due signore di 81 e 70 anni. E' l'argomento che oggi prende l'apertura di Carlino e Gazzetta, con il rilievo che merita un reato odioso come tutte le truffe ai danni di anziani indifesi che aprono imprudentemente le porte di casa a sedicenti operatori sanitari, com'è avvenuto in questo caso, pronti ad arraffare denaro, preziosi, buoni postali e gioielli senza farsi scrupoli. L'invito alla diffidenza partito dal comandante della compagnia Carabinieri e ad avvisare le forze dell'ordine è sempre valido.

 

 

 

Un'altra notizia condivisa dai due quotidiani è quella dell'open day del Vallauri annunciato per sabato prossimo con due distinti incontri nel pomeriggio durante i quali verrà presentato il piano dell'offerta formativa dell'istituto. Di taglio basso la Gazzetta conferma la notizia data alcuni giorni fa dell'unica offerta che sarebbe pervenuta da una società di Parma per l'acquisto dell'area ex Cantina alla chiusura dei termini scaduti l'altroieri. L'offerta non si discosterebbe dalla base d'asta di 1,8 milioni fissata dal curatore del fallimento Unieco.

 

 

Sulle pagine provinciali dei due quotidiani tengono banco, insieme alle commosse testimonianze per la scomparsa di Aude Pacchioni, le prese di posizione che si stanno moltiplicando intorno all'iniziativa di disobbedienza civile annunciata dai ristoratori per il prossimo 15 gennaio, giorno in  cui si propongono di aprire i propri esercizi contravvenendo alle norme del decreto legge, anche se nel rispetto delle prescrizioni precauzionali (foto di repertorio). La novità di queste ore è la dissociazione di diversi esercenti e delle rispettive associazioni di categoria, da una forma di lotta che rischia di incorrere nei rigori della legge. Ne sa qualche cosa, come spiega la Gazzetta, la amministratrice di un gruppo social di Carpi che, per aver ospitato un appello all'adesione, è stata denunciata dai Carabinieri e convocata in caserma. Lo stesso è accaduto all'autore del post, successivamente rimosso. Intanto, anche a Carpi, due noti esercenti, uno dei quali portavoce di Carpi C'è, con dichiarazioni sempre alla Gazzetta, hanno preso apertamente le distanze dalla protesta.