Carpi sui giornali. La morte di Kamel Jellali. In carcere uno degli aggressori di via Bellentanina. Il debutto della Space Gallery.

Non possono credere che la morte del marito e padre sia frutto di una sua leggerezza nell'attraversare la strada. Per questo percorreranno tutte le strade necessarie a fare chiarezza sull’accaduto.

E' sul tragico incidente a seguito del quale giovedì ha perso la vita il 56enne Kamel Jellali che Carlino e Gazzetta tornano oggi. Appresa l'identità dell'uomo, rimasta sconosciuta fino a tarda serata dato che la vittima non aveva con sè i documenti, le croniste hanno entrambe ascoltato a caldo le parole della vedova Mara, della figlia Janette, di parenti e amici. Se ne ricava il ritratto di un uomo affabile, simpatico, padre attento e marito innamorato. Kamel fino a qualche tempo fa era un podista poi, per problemi al ginocchio, aveva iniziato a dedicarsi alla bicicletta. Nonostante ciò, faceva una camminata tutti i giorni partendo dalla sua casa di via Monte Cervino. Anche giovedì pomeriggio si era diretto verso Santa Croce: all’incrocio tra via Bollitora esterna e Traversa San Giorgio avrebbe azionato il semaforo a chiamata, ma alcuni testimoni dicono di averlo visto attraversare prima dell’arrivo del verde, per poi essere travolto prima da una Renault Clio guidata da un 87enne e subito dopo da una Citroen C3 alla cui guida era un 67enne risultato poi positivo all’etilometro. Ora la Procura ha aperto un fascicolo per cui si prefigura il reato di omicidio stradale per entrambi i conducenti; mentre i residenti della zona e i cittadini tutti, turbati dall'ennesimo caso di morte sulla strada, chiedono a gran voce siano installati dissuasori o altri mezzi per rallentare la corsa delle auto che in quel tratto "corrono come su una pista di Formula 1".