Carpi sui giornali. Il racconto della saga Morelli. Nuove discese in campo. Verrini replica a Bellelli

C''è un racconto intriso di accenti letterari nelle due intere pagine che la Gazzetta dedica oggi alla vicenda Morelli. Un racconto basato sul paradosso della città dei due Sindaci e che riassume l'accaduto, attingendo contemporaneamente a qualche tratto di fondo del costume e della vita cittadini, magari con qualche concessione ai luoghi comuni: “i Suv e le Porsche che sfrecciano più che in qualsiasi altra città”, don Camillo e l'onorevole Peppone, la capitale del pronto moda e ci mancava pure il ricordo di Renato Crotti che “un bel giorno si alzò e disse ai suoi lavoratori comunisti: vi porto in Russia per farvi vedere come si sta da quelle parti”. La sostanza è colta bene, comunque, nel tratteggiare la figura di un assessore atipico per la storia del partito che storicamente governa la città, proveniente dal mondo cattolico e della Margherita, rappresentativo di ceti sociali non appartnenti alla tradizone post comunista e ai quali ha concesso spazio nell'azione amministrativa, privilegiandone i territori fisici e simbolici: il centro storico e il maggior movimento creato per animarne l'attrattività turistica e commerciale. Il tutto fino a delineare un potere diverso e perfino contrapposto a quello formale del Sindaco e fino a giustificare l'ambizione di sostituirlo, avvalendosi di una fitta rete di relazioni e giocando abilmente su diversi tavoli di potere, mentre l'altro stava sostanzialmente a guardare, senza vedere. Quel che manca al racconto è la presa d'atto che quell'ambizione, più che giustificata dall'essersi imposta penetrando nella governance cittadina con la facilità di una lama che affonda nel burro, è stata esasperata dal protagonista (e assecondata da qualcuno che ambiva a fare di lui il primo "sindaco democristiano di Carpi”), fino allo stravolgimento delle condotte politiche e personali, entrando e uscendo dai ranghi del partito di appartenenza, muovendosi con una spregiudicatezza senza limiti, fino a scontrarsi con un'ipotesi di reato.