Autonomi in piazza: la rabbia educata. Il polmone verde regalato dalla Fondazione

Due i temi che tengono banco nelle pagine carpigiane di Gazzetta e Carlino, uno di speranzosi e ottimistici orizzonti futuri, neppure troppo lontani, e l'altro drammaticamente legato invece al presente e a prospettive immediate per niente confortanti.

 

Partiamo da quest'ultimo che si prende l'apertura della Gazzetta e il taglio medio del Carlino. Si parla della manifestazione di ieri che sarebbe limitativo mettere in capo ai soli commercianti, in quanto ha mobilitato praticamente tutte le categorie dei lavoratori autonomi – artigiani, pubblici esercenti e ristoratori, agenti di commercio – che risultano le più colpite dalle restrizioni e che si sono presentate sotto le finestre del Municipio, insieme alle associazioni di categoria che hanno patrocinato l'iniziativa. Uniti e compatti, dunque? Nella forma – ovvero nelle firme apposte sotto il comunicato letto davanti al Sindaco in aula consiliare – certamente sì. Nella sostanza – ma questo non lo dicono i quotidiani di oggi – la neo costituita associazione Save the works, che raggruppa soprattutto i ristoratori, non ha nascosto un certo disappunto, rimasto a livello di telefonate alle redazioni, per quella che ritiene una diminuzione del proprio ruolo di ideatrice e promotrice della manifestazione, tenendo a marcare una differenziazione da Carpi C'è e dalle associazioni di categoria che si sarebbero strumentalmente accodate all'iniziativa. Questa almeno è l'opinione di uno dei fondatori, Marco De Laurentis, la cui figlia, peraltro, ha dato lettura del messaggio sottoscritto insieme a Luca Semellini, di Carpi C'è. Oltre a rappresentare il disagio delle categorie di lavoratori autonomi, la manifestazione è servita a chiedere al Sindaco che si faccia interprete del loro disagio ai livelli superiori. E al Sindaco a ricordare tutti i provvedimenti, a partire dalle defiscalizzazioni, adottati dalla sua Giunta per agevolare gli autonomi in questa fase di grande difficoltà. Da lunedì è zona arancione, che permetterà le riaperture di servizi alla persona e negozi, ma confermerà le limitazioni per bar e ristoranti, con una possibile frattura del fronte, apparentemente compatto, della protesta di ieri.

 

 

La bella notizia è quella che apre invece il Carlino, mentre la Gazzetta la colloca nella seconda delle due pagine straordinariamente dedicate a Carpi nell'edizione odierna. Si parla ovviamente del Parco di Santa Croce per il quale la Fondazione CR Carpi ha annunciato ieri, con il suo presidente Corrado Faglioni, provvederà già da questo mese a effettuare le prime, nuove piantumazioni che nel volgere di un anno dovrebbero portare dalle attuali 4 mila a 10 mila le alberature nell'area verde al confine della città, con indubbio e calcolato beneficio climatico e ambientale. Già dall'estate prossima, tuttavia, la struttura sarà parzialmente fruibile, compatibilmente con i lavori di messa a dimora del patrimonio verde.