Il meteo, come un poker giocato con carte truccate

Novembre è stato un mese all’insegna della allerta meteo. Veneto e Liguria sono state fra le regioni più colpite, ma anche in Emilia-Romagna si è dovuto fare i conti con la piena di fiumi come il Secchia e il Po. Ormai è entrata nella percezione comune l’idea, peraltro confermata dal mondo scientifico, di vivere in un clima impazzito, tanto che persino gruppi musicali all’avanguardia come i Subsonica ne hanno fatto oggetto di una canzone descrivendo la situazione attuale come se fossimo “...fermi su un punto critico con clima e stagioni slotmachine”. Per fare un bilancio di questo autunno abbiamo interpellato il tecnico meteorologo certificato e divulgatore ambientale Luca Lombroso: noto al grande pubblico per aver partecipato al talk show “Che tempo che fa” dal 2003 al 2007, è il responsabile tecnico dell’Osservatorio geofisico di Modena del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

Piogge di questa entità sono fenomeni normali per la stagione?

«Stiamo vivendo una nuova normalità, per cui per quanto mi riguarda non uso più la definizione eccezionale, o fuori dal normale, per nessun evento meteo. Siamo in un’epoca di rapidi cambiamenti climatici o meglio, di crisi climatica, e stiamo assistendo a veloci cambiamenti di tutti i parametri meteoclimatici. Diciamo che sì, è piovuto molto, ma che, e non vuole essere un messaggio catastrofista ma per meglio prepararci, questi eventi sono ancora poco rispetto a quanto potrebbe accadere. Al più, dovrei approfondire e vado più a sensazione, potremmo dire che siamo di fronte a eventi che in passato si verificavano mediamente ogni 15-20 anni mentre ora si verificano anche più volte all’anno»