Lettera di una ciclo-escursionista

''Lo stato della ciclabile sul Secchia tra Rovereto e Concordia è un disastro''

Da una lettrice, che ci invia alcune foto, riceviamo e pubblichiamo:

Sono una sportiva che utilizza la mountain bike, preferibilmente in collina e montagna, ma per mancanza di tempo libero anche nelle nostre valli e su tutto il circuito ciclabile degli argini. Già in inverno, nonostante non fosse piovuto, ho constatato l'assenza di cura del territorio, in particolare, l'erba sugli argini era alta almeno 1 metro e mezzo, e così è da minimo due mesi. E’ talmente folta da fare fatica ad intravedere il tracciato. In questo stato indecente era tutto l'argine che va da Rovereto fino a S.Martino Secchia-Concordia, tanto che anche per i pedoni era quasi impraticabile".

(segue)

 

"Domenica 2 luglio, stessa scena: erba altissima, tronchi d'albero abbandonati sulla costa del sentiero, nei piccoli rivoli e pure nell'alveo del fiume. Non parliamo poi dei sentieri fuoristrada a ridosso di campi o strade principali: rami che interrompono i passaggi che non vengono rimossi, e, dove viene tagliata l'erba, poi non viene rimossa ma lasciata in cumuli a marcire. Mi chiedo chi è che dovrebbe fare manutenzione e preoccuparsi del nostro territorio, della pulizia, di rimuovere i tronchi d'albero caduti e di tagliare l'erba: vogliamo ritrovarci nella situazione della alluvione di novembre 2012? O di quella di maggio in Romagna?

In tanti anni che percorro in bike i nostri territori, non ho mai visto una guardia forestale, un "vigile"... nessuno. Frequento spesso il Trentino, Riva del Garda-Arco e tutto il territorio circostante: loro hanno cura del loro ambiente, ogni anno a fine stagione turistica chiudono al pubblico la ciclabile del Ponale e la ripristinano, e in tutto il territorio fanno manutenzione delle barriere di legno, del tracciato e di tutto quanto serve a consentire alle persone un ottimo utilizzo delle strutture”.