Wabi-Sabi

…oltre l'oceano dei cortometraggi…

tre ragazzi, una grande passione

Abbiamo incontrato Martina Caliumi,  Riccardo Cucco e Matteo Rughetti e i cortometraggi da loro realizzati. Martina ha 18 anni, è di Carpi, studia alle superiori; Matteo ha 20 anni, anche lui di Carpi, è iscritto al DAMS a Bologna ; Riccardo ha 22 anni, è di Rio SAliceto, sta facendo il Servizio Civile. Le loro opere sono firmate Wabi-Sabi. Sono ragazzi accomunati da una grande passione.  Questo è ciò che ci hanno raccontato di sé stessi e della loro esperienza.

Martina, sappiamo che nel 2016 avete vinto il primo premio al Nonantola Film Fesival col vostro primo cortometraggio, “Louvre”.

Com’è organizzato questo concorso?

E’ un concorso di Quattro giorni. In questi Quattro giorni abbiamo dovuto creare un cortometraggio in base a determinate indicazioni. Nel nostro cortometraggio avremmo dovuto utilizzare una mascherina sanitaria e una frase; in più un personaggio doveva essere timido e la scena ripresa in un posto a Nonantola. Tutto in Quattro minuti.

Qual è la storia di “Louvre”?

La storia riguarda due morosi che si svegliano e iniziano la loro routine giornaliera. Un pomeriggio si incontrano al Vox, discoteca di Nonantola. Lei gli porge una guida turistica del Louvre, facendogli capire che avrebbe voluto visitarlo. Lui, però, rimane molto titubante; questo perché sa della malattia della ragazza, il cancro. Dentro la guida sono presenti due biglietti per il Louvre e la frase: “E’ solo questione di tempo”, trasmette il fatto che a lei non interessa della malattia. Visitare il Louvre è quello che vuole; alla fine del corto si vedono i due protagonisti che vanno a dormire. Il finale è incerto, non fa capire veramente se vanno o no.

La motivazione del premio è impegnativa:

-Hitchcock diceva che il vero cinema era il cinema muto. “Louvre” è un piccolo film perfetto e senza parole dove ogni elemento trova il suo posto nella narrazione. Con un utilizzo dello split screen funzionale al racconto e mai fine a se stesso.-

Vi aspettavate questa vittoria?

Sinceramente no. Essendo il nostro primo cortometraggio e vedendo gruppi di persone molto più attrezzate, avevamo davvero poche speranze. Quando ci hanno detto di essere in finale è stato già un grande traguardo per noi! Durante la premiazione hanno iniziato a dare premi per migliori attori, sceneggiatura e robe varie; ci siamo un po’ demoralizzati perché non stavamo ottenendo nulla. Alla fine con grande sorpresa ci hanno consegnato il primo premio. E’ stata una grande soddisfazione.

 

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