Via Emilia est, quartiere San Lazzaro. Il traffico è sempre intenso anche perché la strada statale collega con due importanti arterie. Dalla via Campi si arriva alla città universitaria, mentre dalla via del Pozzo si raggiungono i parcheggi del Policlinico. Per anni i residenti hanno sopportato, ma adesso esigono interventi. Non tanto per attenuare le vibrazioni e i gas di scarico, ma per ripulire la zona da frequentatrici inopportune. Sono le lucciole indigene alle quali si sono aggiunte colleghe d’importazione. Ce ne sono per tutti i gusti e per tutti i portafogli. Poliziotti e vigili urbani controllano. Hanno le carte in regola per cui non possono essere allontanate da un luogo pubblico. Il Sindaco può adottare un solo provvedimento: multe agli automobilisti che ostacolano il traffico quando si fermano per contrattare. I residenti non hanno alternative alla tattica dell’ostruzionismo affidata a ronde disturbatrici. Hanno anche adottato un motto: “Per Modena non è un bel biglietto da visita”. Nella zona ovest della via Emilia, quartiere Madonnina, la presenza delle lucciole risale ai tempi della nascita del quartiere fieristico. Sono trascorsi molti anni. Ronde, reclami e proteste non si contano. Risultato? C’è chi ritiene che “le attività delle lucciole, nella nota località Bruciata, per Modena sono vanto e lustro più dello zampone”.