Amcm non c'è mai fretta

Venti e passa anni fa il Consiglio comunale deliberò la fusione tra le due aziende municipalizzate. Nacque Meta, acronimo di Modena energia territorio ambiente. Fu costruita una sede moderna e bene attrezzata. Che fine hanno fatto le due vecchie sedi? Quella dell’Azienda per l’igiene urbana fu acquistata dalle Acli. L’altra è ancora in attesa di sistemazione. Le proposte non mancano. Ce ne sono tante quanti sono stati gli assessori all’Urbanistica che si sono alternati. Abbattere le rimesse dei tram e dei filobus doveva essere il primo passo per spianare la strada alle nuove costruzioni, ma gli ambientalisti si misero di traverso con ricorsi al Tar. Dopo una lunga attesa, ecco la sentenza: quei capannoni non hanno alcun interesse storico e artistico. Da quel momento iniziò la serie delle proposte. Salvare soltanto il cinema Estivo e la sede del Teatro delle Passioni. Per il resto, abitazioni, il supermercato, garage interrato, aiuole e una torre. Nei giorni scorsi l’assessore all’Urbanistica ha presentato l’ennesimo progetto: poche abitazioni, niente torre, laboratori, attività teatrali e un grande parco. In settembre saranno indette le gare d’appalto. Dopo l’illustrazione del progetto, un consigliere ha commentato: “Non capisco il perché di tanta fretta”.   

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