Voglia di normalità

I sondaggi dicono che la popolarità (e il gradimento) di Gentiloni ormai superano quelli di Renzi. Gli Italiani insomma dimostrano di apprezzare la normalità, piuttosto che i fenomeni. Soprattutto apprezzano i risultati concreti, piuttosto che le chiacchiere. Il governo Gentiloni ha lavorato in silenzio, producendo una miriade di provvedimenti che qualche risultato, superiore alle attese, lo stanno ottenendo. Merito della congiuntura internazionale, favorevole, dei provvedimenti di Draghi, alla Bce, ma anche del lavoro quotidiano di un governo non distratto, come il precedente, da mirabolanti riforme, peraltro quasi tutte inattuate (riforma istituzionale e della legge elettorale, prime fra tutte). La popolarità di Renzi è ben lontana dal risultato delle elezioni europee, propiziato anche dalla tempestiva erogazione del bonus degli 80 euro (voto di scambio?). A proposito del bonus, considerato dall’Unione europea una spesa e non uno sgravio fiscale, ragion per cui pende sull’Italia, ogni anno, la spada di Damocle dell’aumento dell’Iva previsto dalle clausole di salvaguardia, oggi finalmente siamo in grado di valutare con oggettività l’effettiva ricaduta economica. 

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