Il periodo estivo, statisticamente, non è mai stato troppo favorevole all’azionario (ricordate il detto “vendi in maggio…”?) salvo nel caso di un precedente crollo dei mercati e di un conseguente recupero favorito dai bassi volumi di scambi. Quest’anno poi la volatilità ha già fatto capolino in conseguenza della guerra dei dazi e di altre vicende politiche, nonché per l’aumento dei tassi in America e conseguente crisi dei mercati emergenti, penalizzati dalla forte ripresa del dollaro. Tutto ciò premesso, nei report delle principali case d’investimento non si legge un allarme per un imminente scoppio della bolla azionaria. Anzi, nel medio periodo si vede ancora una certa stabilità dei mercati e si leggono inviti a rimanere neutrali sulle varie classi di investimento.
28 Giugno 2018
Un’estate di volatilità
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