Sentiment e dati reali

Il nuovo governo, per la sua stessa natura (coincidentia oppositorum) e per alcuni iniziali passi maldestri, dovuti a impreparazione e inesperienza, suscita ovvie preoccupazioni tra gli investitori. Fuga dai fondi, dalla borsa e dai titoli di stato italiani ne sono la conseguenza. Ma, al di là del sentiment, indubbiamente negativo, vediamo quali sono i pericoli reali per il mondo del risparmio. Le voci infatti si sono alternate: c’è chi ha fornito rassicurazioni, come il professor Savona, oggi autorevole ministro, che ha ribadito che l’uscita dall’euro non è in discussione, come Rossi (Bankitalia) che ha smentito che sia in atto una speculazione contro l’Italia. E chi invece ha alimentato i dubbi, insistendo su programmi di spesa insostenibili per la finanza pubblica. Tanto da essere smentito persino dai possibili beneficiari dei provvedimenti: un altro signor Rossi, presidente dei giovani industriali, ha detto in assemblea che piuttosto della flat tax, pericolosa per la tenuta dei conti pubblici, è meglio un sistema di tassazione equo (ovvero progressivo). 

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