Ho la vaga impressione che nel Pd, a tutti i livelli, sia mancata un’analisi seria delle ragioni della sconfitta elettorale: nei vari interventi che ho potuto leggere o ascoltare non ho colto cenni di autocritica. Nel dibattito nessuno fa cenno a temi concreti, prevale un atteggiamento difensivo che tende a riportare, in sostanza, le ragioni della sconfitta alle diatribe interne che in realtà poco o nulla hanno influito sugli orientamenti degli elettori (Orlando? chi era costui verrebbe da dire parafrasando il Manzoni; i bersaniani? dubito che abbiano intercettato voti in uscita dal Pd, andati verso Lega e grillini).
1 Aprile 2018
Economia e politica
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