Beata ingenuità..o malizia?

Il presidente dell’associazione degli analisti finanziari, intervistato dal Tg3 economia, alla domanda: “Ritiene che la situazione si stia deteriorando?”, ha risposto, senza esitazioni: “Si è già deteriorata”. Alla successiva richiesta: “Cosa consiglia di fare in questo frangente?”, ha risposto, lapidario: “Restare liquidi”. Sui mercati infatti c’è molta volatilità; soffrono le borse: in Cina, ma anche a Tokyo e a Wall Street, abbiamo assistito a cali del quattro per cento in un sol giorno, il che determina un forte deterioramento degli indici e induce a temere ulteriori oscillazioni. Le forze che muovono i mercati naturalmente nulla hanno a che vedere con la situazione interna dell’Italia che, negli indici a livello mondiale, pesa meno del due per cento. Tassi d’interesse americani, corso del dollaro, guerra dei dazi Usa-Cina, prezzo del petrolio sono i veri market movers, non certo le dichiarazioni di Conte. Ma è proprio per questo che l’Italia, vaso di coccio tra vasi di ferro, non può permettersi smargiassate stile Salvini e Di Maio contro le istituzioni finanziarie internazionali e contro i “mercati” (ovvero gli investitori, vale a dire chi dovrà prestare all’Italia oltre 400 miliardi di euro all’anno, prossimamente). 

L'accesso è riservato agli Abbonati

Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo

Accedi

Accesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale

Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail. Costo Annuo 29€ Abbonati