Settegiorni, su Voce digitale del 24 novembre

Ora i rumori si sono un poco attutiti, ma la cosiddetta fontana di “corso  Roma” ha fatto discutere la città più  di ogni altra cosa, nella settimana appena trascorsa. Diventando meta di un autentico pellegrinaggio durante il quale il sapere cittadino in materia di arredo urbano ha potuto dispiegarsi nella varietà di tutte le opinioni  possibili. Il fatto è che, esclusi modelli barocchi, settecenteschi, tardo umbertini o qualche esperimento novecentesco, nessuno sa con precisione quale forma artistica si possa conferire oggidì a una sorgente d’acqua collocata nel cuore di un centro storico. Al punto che a Modena e a Reggio si sono limitati a fare sgorgare gli zampilli da piattaforme d’acciaio poste a terra. Tanto vale allora tenerci il valore simbolico che si è voluto attribuire a quella di Carpi, collocata nella posizione e nella direzione della corrente del sottostante Canale di Carpi. Suggeriamo di chiamarla per questo “Fontana  del Canale”, mettendoci qualche cosa che spieghi come mai l’abbiano messa, e di sbieco, proprio lì. E non se ne parlerà più, purché l’acqua continui limpida a scorrervi. segue

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