Mica un illustre costituzionalista, ma perfino la casalinga di Voghera avrebbe potuto prevedere che sarebbe andata esattamente così, in fatto di governo. Tutt'al più, la nostra signora casalinga, armata di buon senso, anziché traccheggiare con incarichi esplorativi o mezzi incarichi a figure di sbieco, di sguincio e non troppo frontali per non urtare questo o quello, avrebbe incaricato decisamente i due più insistenti a proclamarsi vincitori. Prima l'uno e, dopo averne verificato il fallimento, subito l'altro. Dite che l'effetto sarebbe stato il medesimo? Certo, ma non ci sarebbero voluti due mesi. E soprattutto non si sarebbe data ai due in questione, per la prossima campagna elettorale, l'arma del complotto demo-pluto-reazionario, dei poteri forti, della finanza internazionale e della massoneria come spiegazione delle urne aperte a luglio e della fine di una legislatura neppure incominciata.