“Non ho mai votato per i 5 Stelle: il loro linguaggio confuso, a volte ingenuo, a volte banale mi è estraneo. Ma penso ancora che sia un grave errore considerare il Movimento come un pericolo per la democrazia italiana e, più in generale, per l’Europa. La guerra contro i 5 Stelle ci ha impedito di vedere che il pericolo è altrove. Mi riferisco alla Lega di Matteo Salvini, una forza politica molto meglio organizzata e ingannevolmente addomesticata da anni di governo con Berlusconi. Non ho simpatia per Salvini. Non mi piace quello che rappresenta, così come non mi piace ciò che rappresentano coloro a cui dà molto credito su questo pianeta: Putin, Trump e, sulla loro scia, Marine Le Pen, Viktor Orbán e altri”. Riprese da Marco Travaglio per il Fatto Quotidiano, sono le riflessioni che Elena Ferrante ha scritte in questi giorni nella rubrica che tiene per The Guardian. Lui, Travaglio, le considera quanto di più serio sia venuto da sinistra in fatto di analisi delle ultime votazioni. Si potrebbe aggiungere che si tratta del più esplicito, anche se indiretto, epitaffio del renzismo.
27 Giugno 2018
Settegiorni del 28 giugno 2018
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