Settegiorni del 25 gennaio 2018

Provate voi a spendervi (e a spendere) per anni  allo scopo di riempire piazze e vie cittadine di luci,  musiche ed effetti speciali, fino a imbiancare le notti per  legare a una Giunta di sinistra il ceto dei commercianti  e degli esercenti del centro, considerato il più riottoso  all’accostamento, subito dopo i bancari, gli avvocati e  i commercialisti. Per poi ritrovarvi in un vicolo cieco,  con la tirannide modenese del vostro stesso partito che  vi preclude ogni speranza di candidatura parlamentare,  avendo già visto sfumare a Carpi quella al piano nobile  di palazzo Scacchetti. Come minimo vi verrebbe  da chiedervi quale peccato originale, quale colpa mai  espiata, quale perdurante frattura interna al Pd vi sia  all’origine di siffatto ostracismo. E vi verrebbe da meditare  su due possibili vendette: conquistare i vertici della  Fondazione Cassa di Risparmio e sigillarne definitivamente  i forzieri; volare alla presidenza di Aimag e  da lì governare le volontà di 28 sindaci. Oppure fare  come Edoardo Patriarca, che un modo di infilarsi in  Parlamento lo trova sempre.  

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