Settegiorni Carpi

Tutti a elogiare la compostezza degli attivisti di Como      senza frontiere davanti all’intrusione nella loro sede dei      giovanotti di Veneto Fronte Skinheads. Per quel che può      valere un’opinione espressa da chi non c’era, non siamo      d’accordo. Ci deve pur essere una via di mezzo tra      l’arrendevolezza passiva (che brutto vederli assistere      umiliati e chini sul foglio alla lettura di quel comunicato)      e la reazione violenta che il gruppo neonazi voleva forse      provocare. C’è (o ci dovrebbe essere) l’appello al diritto, il      reato di violazione di domicilio e l’immediata chiamata      dei Carabinieri. La schiena eretta, insomma. Certo, da      lontano è tutto più facile.     

L'accesso è riservato agli Abbonati

Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo

Accedi

Accesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale

Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail. Costo Annuo 29€ Abbonati