Settegiorni

Apprendiamo da fonti indirette che la segreteria nazionale  di Forza Nuova ha dato mandato di denunciare  per diffamazione, oltre al consigliere di Forza Italia,  Roberto Benatti, anche il nostro settimanale. Per quanto  ci riguarda, prima o poi ci spiegheranno perché.  Scuoteva la testa una signora di Carpi al suo rientro  dal Festival del cinema di Venezia: vado da anni al Lido,  diceva, e prendo da sempre qualche cosa da mangiare in  una trattoria vicina all’Hotel Excelsior, frequentata da  giornalisti, fotografi, ma non mi è mai stato rilasciato  uno scontrino fiscale. E constatava: il Veneto somiglia  alla Sicilia più di quanto non creda.  Restiamo sulle generali. Prima vi fate vedere decisi  in mezzo al popolo imbufalito, assecondandolo in tutto  e per tutto su immigrati, criminalità, degrado, occupazione  abusive, via dall’Euro, eccetera. Poi andate in tv a  modulare le vostre posizioni, un po’ più sorridenti e melliflue  per compiacere i pensionati che adorano Barbara  D’Urso. Infine vi date una ripulita, indossate un bell’abito  scuro e con aria compìta andate al Forum Ambrosetti,  a Cernobbio, a dire che sì, in fondo, nell’Euro ci si può  stare, che gli immigrati sono una questione complessa,  e via attutendo. Come minimo vi conquisterete un fondo  del Corriere della Sera che vi accredita come plausibili  candidati alla Presidenza del Consiglio.  Ma andiamo oltre. Ha detto il portavoce del Comitato  per il Sì al referendum che esistono, è vero, tante altre urgenze  che assediano la pubblica opinione, dai destini del  mondo in bilico per i missili di PyongYang alle persistenti  ristrettezze economiche. Ma che anche la gestione del  gas, dell’acqua e dei rifiuti merita di trovare un proprio  spazio, visto che incide sulle tasche e sui comportamenti  della gente. Per cui sarebbe davvero un paradosso dover  riscontrare una diserzione dalle urne proprio su temi  così concreti e ai quali i promotori della consultazione  non hanno mai voluto dare colorazioni di partito. Non è  un referendum delle minoranze contro la maggioranza,  per intendersi.  Il Mir, Moderati in Rivoluzione, creato dall’avvocato  modenese Gian Piero Samorì concorre alle regionali siciliane  candidando Vittorio Sgarbi: “Credo che la Sicilia  sia nel mio destino”, ha dichiarato il noto critico. Segue  intervista dove il Mir scompare del tutto, offuscato dal rutilante  eloquio del candidato. E’ la politica oggi, bellezza. 

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