Settegiorni

Ci mettiamo nei panni dell’ambasciatore italiano insediato in Nigeria, nella capitale Abuja, che deve considerare una miseria i suoi 3 mila 420 euro netti al mese, se comparati, per esempio, ai 5 mila 385 del suo collega a Parigi o a Washington. Ma come? avrà tutto il diritto di lamentarsi: loro prendono quasi il doppio di me che sono qui, in sede disagiata, a cercare di trattenere i migranti in partenza per l’Italia, mentre loro, tutt’al più, hanno il problema di sorbirsi le tiritere di Trump o i chiacchiericci pettegoli sull’Eliseo? Eh no, non c’è giustizia: tutta la nostra comprensione. Chiediamo scusa, ma dobbiamo ritornare al passaggio di Vittorio Sgarbi, arruolato dalla Diocesi. Solo per annotare un passo del resoconto dell’evento, riportato su Notizie: “Ha divagato rispetto al tema previsto (…) lanciandosi, con l’inconfondibile tono paradossale e provocatorio, in affermazioni ben poco condivisibili sull’esperienza personale di fede di papa Francesco, sul matrimonio e la donna, da cui gli organizzatori si sono dissociati”. Proprio così: dissociati. Ma quando? E dove? E se il tono paradossale e provocatorio si conosceva già come “inconfondibile”, perché l’hanno chiamato? Misteri della fede asservita all’immagine e alle carriere ecclesiastiche. Restando ai resoconti, ne arriva già qualcuno dai congressi dei circoli Pd. Si ha notizia di un clamoroso 8 a 2 ottenuto da Renzi su Orlando a Novi, vale a dire in un comune atteso presto dalle amministrative. Il totale di dieci votanti fa pensare che il vero sconfitto non sia il Ministro della Giustizia. E’ vero che solo dieci, in quanto iscritti, avevano diritto di votare, su una trentina di presenti: il che induce a interrogarsi sulla cifra di stoico masochismo di almeno una ventina di persone. Restiamo a Novi per rilevare il senso – ben al di là della persona che non conosciamo – della scelta della candidata per il Pd. Che viene dai Verdi, che sta con Renzi, che non lo può comunque votare, non essendo neppure iscritta. Dev’essere un grande partito quello che, dopo aver creato il vuoto con la continuità post comunista della Sindaca uscente, riesce con tanta disinvoltura a restare in piedi, appoggiando tutto il peso sulla staffa opposta. A proposito di Pd. La campagna congressuale li impegnerà molto, ma vien da rivolgere un invito a chi ci governa: non dimenticate che c’è anche una città da mandare avanti. Ricordatevi insomma che c’è il politichese, ma che la vita è altrove.

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