Settegiorni 24

Va bene: la ricostruzione in Emilia ha conosciuto ritardi imperdonabil e a un anno dal sisma la percezione era che le cose si stessero muovendo con insopportabile lentezza. Ma le macerie che, un anno dopo le scosse, sono ancora lì al 92 per cento nei paesi terremotati del Centro Italia, almeno quelle da noi non c’erano quasi più. E i moduli abitativi, che ad Amatrice e dintorni arrivano con il contagocce, nel cratere emiliano si vedevano già, dodici mesi dopo. Possibile, uno si chiede, visto che il commissario Vasco Errani, era lo stesso qui e ora in Centro Italia? Possibile, visto che le abitazioni danneggiate là sono 208 mila e in Emilia furono 42 mila e i territori sono molto diversi, uno accidentato e montuoso e l’altro pianeggiante. Forse non è più lo stesso, invece, il commissario Errani: qui punta di diamante di un’operazione di orgoglio dove si giocava anche tutto il prestigio di un partito fortemente intrecciato con la storia stessa dell’Emilia; là isolato esponente di un frammento di sinistra che non si sa più dove sia. 

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