di Roberto Arletti
In questi giorni sta tenendo banco sui giornali la vicenda Aimag, la municipalizzata di casa nostra, un gioiellino di azienda ben patrimonializzata, che da anni presenta bilanci i cui indicatori testimoniano l’eccezionale solidità del gruppo, l’efficienza produttiva e la capacità di generare flussi di cassa molto migliori di quelli delle maggiori società quotate. Aimag non è quella piccola azienda in balia del mercato e degli eventi futuri che troppo spesso si sente dire, non è quella società, come afferma Hera, che ha restrizioni per l’accesso al credito perché non quotata, mentre Hera avrebbe più facilità in quanto società quotata: questo non è vero, è fuorviante, essere quotati in borsa non è sinonimo di solvibilità. Anche il Monte Paschi di Siena è quotato in borsa…
Il merito creditizio si misura in base alla solidità patrimoniale, ai flussi di cassa, agli utili che genera, Aimag è quindi ampiamente meritevole di credito da parte degli istituti bancari e in un momento in cui quasi tutti questi istituti sono restii a concedere finanziamenti. Aimag si trova lei nella posizione privilegiata di poter scegliere quale offerta accettare e quale banca rivolgersi in base alla solidità dell’Istituto. Ricordo che ci sono banche del territorio che dall’inizio dell’anno hanno perso il 50 e 70 per cento del loro valore per crediti deteriorati, mentre Aimag ha bilanci positivi che fanno utili.