Domenica 25 febbraio, durante un appuntamento elettorale, Silvio Berlusconi ha affermato di avere in particolare disdegno i politici che dissimulano le proprie reali convinzioni e sono disposti a cambiare casacca al primo stormir di fronde. Per esemplificare la tipologia del politico voltagabbana ha citato il proprio ex sodale, poi traditore, Angelino Alfano, dichiarando di aver scoperto dopo dodici anni – dicasi dodici – di camuffamenti, che il suo interesse e il suo entusiasmo per il Milan football club era del tutto artificiale e capzioso, perché in verità l’Alfano era fin da giovane tifosissimo della Juventus. Capisco che l’evento in sé, a fronte delle enormi problematiche del nostro paese e dell’incattivimento, con degenerazioni violente e squadristiche, della campagna elettorale, può sembrare faceto. Io però, a costo di sembrare un po’ bizantino e azzeccagarbugli, ho trovato in questa rivelazione dell’uomo di Arcore non pochi elementi di indiscutibile interesse.
3 Marzo 2018
Tifo alla Alfano
L'accesso è riservato agli Abbonati
Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo
AccediAccesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale
Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail.
Costo Annuo 29€
Abbonati