Questo l’ho capito

Ricapitolando (se non ho capito male): la Sinistra, o per meglio dire il Centro-Sinistra, ha perso le ultime elezioni – e non le ha perse così, alla leggera, ma in modo pesante e apparentemente non reversibile – perché ha difettato nell’intelligenza e comprensione del vissuto e della psicologia di quelle masse che, fino a qualche tempo fa, erano il pane quotidiano e il referente primo, universale, dei progressisti di tutto il mondo. In effetti se penso alle persone che conosco e frequento, che appartengono maggioritariamente a questo mondo democratico-riformista, mi rendo conto che nel complesso, senza essere individualmente e specificamente responsabili, tendono a incarnare, nell’aggregato, proprio l’idealtipo negativo del radical chic: vicino con il cervello ma lontano con il cuore (e, anche, per così dire, con il portafogli) dalle vicissitudini e dalle preoccupazioni che tormentano e angosciano la gggente, quella che non viene ai vernissage artistici, che se ne frega discretamente della preferibilità etica dei prodotti equi e solidali, e che se va in vacanza ci va per intrupparsi nella ressa e non per segnare una signorile distinzione ecocompatibile (di tempi, luoghi ed esperienze) rispetto al resto del genere umano.

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