Parola di tifoso

Il tifoso juventino di media età, tipo il sottoscritto, ha già avuto occasione di metabolizzare un numero considerevole di sconfitte nelle finali di Champions League (al secolo “Coppa dei Campioni”), cioè del torneo che, a torto o ragione, viene considerato il non plus ultra delle competizioni calcistiche per club nel Vecchio continente. Per questo motivo, insieme alla sopportazione di un carico di sofferenza e frustrazione non facilmente spiegabile (e certo non controbilanciato dalle rare vittorie nel medesimo torneo), lo stesso tifoso juventino di media età, tipo il sottoscritto, ha anche sperimentato un canovaccio di risposte e obiezioni da rivolgere ai gaudenti sostenitori di squadre alternative (o semplicemente agli anti-juventini) che, legittimamente, trovano nella sconfitta della squadra di Torino il principale motivo di orgasmo (in senso assoluto o relativo) della rispettiva esistenza.

 

Il tifoso juventino di media età, tipo il sottoscritto, crede pertanto doveroso condividere tali argomentazioni dialettiche con i propri correligionari, con una particolare attenzione e premura verso le giovani generazioni, che nelle controversie post-sconfitta potrebbero trovare più efficace e congeniale, anche in linea con i propri bollori adolescenziali, rispondere con le esecrande armi della violenza, fisica o verbale. Certo, il tifoso juventino di media età, tipo il sottoscritto, è perfettamente consapevole che, condividendo e spiattellando su un organo di stampa le informazioni sui migliori strumenti controversistici nelle diatribe pro o contro la Vecchia Signora, dà un potenziale vantaggio ai denigratori della società bianconera. Ma è anche abbastanza convinto che, dato il livello di polarizzazione del tifo pallonaro nel nostro paese, nessun sostenitore di squadre milanesi o romane, o altro, avendo inteso che in questo articolo si parla di Juve, e che l’articolo lo ha scritto uno juventino, sarà arrivato a leggere il testo fino a questo punto. Se lo ha fatto, beh, merita, a titolo di ricompensa, di essere reso partecipe di alcuni strumenti e mezzucci verbali da utilizzare nelle schermaglie calcistiche, come da elenco seguente. Vedrà poi lui se approfittarne. Allora, andiamo con ordine, con ovvio (e spero perdonato) schematismo. 

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