Il dato dell’ultima consultazione in Friuli Venezia Giulia, per quanto limitato, è piuttosto illuminante circa le differenze tra Lega e 5Stelle, specchio dell’Italia di oggi e impropriamente accomunati nella categoria del “populismo”. Se la Lega mantiene infatti un proprio nucleo duro, quadrato, filorusso e inscalfibile, rappresentato dal sovranismo e dal muro eretto nei confronti dell’immigrazione che la allineano al sentire prevalente in Europa, i 5Stelle no. Loro sono in un perenne stato gassoso, ipersensibili alle percezioni del momento, capaci di exploit e smottamenti nel volgere di pochi giorni, soggetti a imprevedibili cambi di umore la cui unica costante è il livore anti casta. Ne deriva da un lato l’inafferrabilità delle posizioni. E dall’altro l’esigenza dei leader di sentirsi sempre in campagna elettorale e in ascolto del magma ribollente che scende dalla gigantesca tastiera dei social. Domanda: qualora si incontrassero, Lega e 5Stelle, chi comanderà in virtù di poche, rozze certezze, e chi soccomberà per tante, inconsulte nevrosi? Chi sarà Braccio di Ferro e chi Olivia?
2 Maggio 2018
Olivia, rubrica Metacarpi su Voce del 4 maggio 2018
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