Olivia, rubrica Metacarpi su Voce del 4 maggio 2018

Il dato dell’ultima consultazione in Friuli Venezia  Giulia, per quanto limitato, è piuttosto  illuminante circa le differenze tra Lega e 5Stelle,  specchio dell’Italia di oggi e impropriamente accomunati  nella categoria del “populismo”. Se la Lega  mantiene infatti un proprio nucleo duro, quadrato, filorusso  e inscalfibile, rappresentato dal sovranismo e  dal muro eretto nei confronti dell’immigrazione che  la allineano al sentire prevalente in Europa, i 5Stelle  no. Loro sono in un perenne stato gassoso, ipersensibili  alle percezioni del momento, capaci di exploit e  smottamenti nel volgere di pochi giorni, soggetti a  imprevedibili cambi di umore la cui unica costante è  il livore anti casta. Ne deriva da un lato l’inafferrabilità  delle posizioni. E dall’altro l’esigenza dei leader di  sentirsi sempre in campagna elettorale e in ascolto del  magma ribollente che scende dalla gigantesca tastiera  dei social. Domanda: qualora si incontrassero, Lega e  5Stelle, chi comanderà in virtù di poche, rozze certezze,  e chi soccomberà per tante, inconsulte nevrosi?  Chi sarà Braccio di Ferro e chi Olivia? 

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