C’è una notizia (o meglio, una non notizia), che merita di essere ripresa, perché la questione è stata sollevata proprio qui. Come riferiamo in altra parte del giornale, il Rettore dell’Università di Modena, che è stato ben felice di aprire a Mirandola corsi di laurea in Ingegneria, nel corso di una serata al Rotary ha escluso iniziative analoghe per Carpi. E questo perché non esistono in città le risorse, trovate invece con la mobilitazione che si è avuta fra gli imprenditori del biomedicale della Bassa.
Ma anche a Modena, fra quelli dell’automotive interessati a sviluppare Ingegneria meccanica. Dal suo punto di vista, ha ragione. Dal nostro, è una sentenza che vale più di mille discorsi sulla qualità e le visioni dell’imprenditoria locale. Che, inutile ricordarlo, non è più quella che fondò il Vallauri e il Meucci, perché servivano operai specializzati e ragionieri. Non è più quella che dialogava, progettava e si associava per difendere le proprie ragioni dai colossi del tessile. Non è più neppure quella che vagheggiava una città dei ragazzi da fondere con il Nazareno. Non è più, e basta.