La volatilità esplode ai massimi storici

Quasi tutti assuefatti. Ebbene sì, questo era il clima di fiducia che si respira va da diverso tempo fra i grandi gestori, le banche e gli operatori del settore finanziario e quasi come d’incanto, probabilmente in anticipo di qualche mese rispetto alle previsioni, è arrivato l’evento da “cigno nero” per usare le parole del noto scrittore Nassim NicholasTaleb. Nessuno può prevedere il momento preciso del verificarsi di questo tipo di eventi, perché, proprio come un  terremoto devastante, rientrano fra gli avvenimenti molto negativi che hanno solo l’uno per cento di probabilità che si verifichino, alla soglia dunque dell’impossibile, ma quando accadono fanno molto male. In particolare a chi non vuole convincersi che l’evento è di una entità tale da indurre a correre subito ai ripari piuttosto che inquadrarlo, ancora una volta, come una semplice correzione dei mercati, cullandosi nella convinzione che, fino a prova contraria, potrebbe essere così anche questa volta e quindi sarebbe tutto pronto per ripartire al rialzo.

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