Essere se stessi e lasciare che il silenzio parli di Dio

"Questa notte è chiara come pieno giorno e dolce agli uomini e agli animali! La gente accorre e si allieta in un gaudio mai assaporato prima, davanti al nuovo mistero. La selva risuona di voci e le rupi imponenti echeggiano di cori festosi. I frati cantano scelte lodi al Signore e la notte sembra tutto un sussulto di gioia" (Fonti Francescane). Che cosa è Natale? E’ ancora possibile, oggi, far capire a tutti che cosa è il Natale? E’ chiaro che, per capire questa festa, non bastano la lieta aspettativa, i doni, l’intimità familiare e tutte le consuetudini commoventi. Che cosa c’è al di là di tutto questo? In questo anno, dove siamo bersagliati da tanti messaggi, dove l’ignoranza regna sovrana, dove addirittura viene usato il Presepe come spada e non come rievocazione di amore, del Dio fatto uomo, dove i messaggi di razzismo xenofobi  cercano consenso, dove la non accoglienza del povero dell’immigrato cerca legittimazione, arriva il Natale, quella Famiglia di Nazareth che cercava posto nell’albergo, ma non c’era posto per loro. Le grandi esperienze della vita sono un dono di Dio e della sua grazia, ma esse vengono concesse a chi è pronto a riceverle. 

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