Toponomastica irriconoscente

Con questa mia esprimo il mio stupore e il mio disap­punto, nel vedere come Carpi dimentichi in fretta e non sia riconoscente, nei confronti di chi ha contribuito a farla crescere, nel corso degli anni.  Carpi sta crescendo, vedendo nascere interi nuovi quartieri e, di conseguenza, necessita di nuovi nomi alle vie che li percorrono.

A volte, mi capita di imbattermi in vie i cui nomi mi fanno riflettere o, addirittura mi stupiscono proprio e mi domando chi sia il fantasioso tecnico del Comune che si impegna a nominarle.  Faccio una riflessione che non è politica, ma semplicemente eviden­te a tutti: a Carpi esistono via Marx e via Lenin e sono pure arterie di grandi dimensioni, ma non esiste via Italia.

Ma come: Marx e Lenin hanno più meriti, rispetto alla no­stra Patria? Lo trovo bizzarro! Poi mi imbatto in via De Andrè, famo­so cantante, ma non vedo il nesso con la nostra città, non capisco il merito acquisito per meritarsi il nome di una via. Fossimo a Genova o più in generale in Liguria, potrei comprenderlo meglio e come De Andrè, potrei citare altre vie inti­tolate a persone che con Carpi non hanno niente a che vedere.

Ma da noi, credo ci siano stati personaggi locali più meritevoli e dimenticati, o ignorati completamente, troppo frettolosamente. Penso a grandi in­dustriali che avevano creato il mi­racolo Carpi degli anni felici della maglieria. Penso a Renato Crotti, a Cleomede (Dino) Righi, solo per fare alcuni nomi. Penso ad avvocati che a Carpi sono stati punti di riferimen­to per molti, come Guido Borelli e, più recentemente, Benito Benetti.  

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