''Cara Anna...'': il sindaco Bellelli risponde alla segretaria del Pd di Mirandola su Aimag

Dal Sindaco di Carpi, Alberto Bellelli, riceviamo e pubblichiamo:

«Cara Anna,

può capitare qualche volta di perdere il senso della realtà, succede quando la foga ideologica supera la capacità di ragionamento e di analisi. La lettera indirizzata al direttore di Voce contiene una serie di inesattezze che è bene rimettere in fila, non prima di una premessa tutta politica; Lodi rilascia una dichiarazione in cui arriva a dire che vuole vendere le azioni di Aimag, e cosa fa la segretaria del Pd di Mirandola? Non attacca l’assessore leghista per le sue esternazioni, ma la città di Carpi ed il sottoscritto. Che nella bassa ci sia confusione dei ruoli e che si trovi unità a prescindere dalle divisioni politiche attaccando Carpi ed i Comuni delle Terre d’Argine è cosa nota, ma permettimi di darti un consiglio, è un errore politico che nella bassa pagherete elettoralmente». segue

 

«Innanzitutto, partiamo dal lato positivo della tua lettera; fa piacere che si sia compreso che non sono in corso né operazioni di fusione né di incorporazione di Aimag, lo dico perché fino a ieri questo elemento veniva “sbandierato” come uno degli elementi della rottura tra noi e alcuni Comuni della Bassa. Ora facciamo chiarezza su un altro elemento utilizzato per alimentare una narrazione falsa; ovvero la nomina del prossimo Direttore generale, essendo a quanto mi risulta prevista per fine anno la scadenza dell’incarico dell’attuale Dg, come socio pubblico chiederò che sia scelto attraverso una selezione aperta, per individuare la migliore delle figure possibili, perché Aimag ha bisogno di professionalità e management all’altezza delle sfide che attendono l’azienda nel prossimo futuro, e non lo nominerà Hera che è un socio importante, ma certamente di minoranza. Ora proviamo a mettere alcuni elementi di verità e non di propaganda nel dibattito sui dividendi. Nell’assemblea di fine giugno, tutti i soci hanno votato la proposta di bilancio del CdA che nella sua totalità propose all’assemblea di non dividere utili per mettere in sicurezza l’azienda. Proposta avallata dal collegio sindacale e dall’azienda incaricata della revisione del bilancio. Il sottoscritto alla proposta di alcuni Sindaci di dividere gli utili non in conformità rispetto alla proposta del CdA, ha dichiarato l’uscita dall’assemblea, a quel punto tutti i soci pubblici hanno seguito la mia decisione facendo mancare il numero legale per l’approvazione della proposta. In sintesi, il sottoscritto ha sostenuto la proposta del CdA, ed uscendo non ho impedito agli altri soci di votare la suddivisione degli utili. Veniamo all’assemblea del 2 ottobre, in questo caso la suddivisone degli utili è avvenuta a seguito di una proposta del CdA, avallata dal collegio sindacale. Quindi in entrambe le assemblee altro non ho fatto che seguire le indicazioni del CdA. Questi sono i fatti, il resto è propaganda. Ora se guardiamo le percentuali espresse in questa ultima votazione, il 73 per cento dei soci ha condiviso questa scelta (40,5 per cento di soci pubblici, 32,5 pere cento di soci privati) e si sono astenuti il 27 per cento dei soci (24,5 per cento di soci pubblici e 2,5 per cento di soci privati)».

«Cara Anna concludo, c’è da parte mia la volontà di trovare attraverso un nuovo patto di sindacato le ragioni per tornare a mettere insieme i 21 comuni soci, ma non si può pretendere che il punto di mediazione sia quello rappresentato dal 24,5 per cento contro il 40,5 per cento. Ora firmare o meno il patto determinerà non la perdita del controllo pubblico dell’azienda, ma il non rispettare una delle condizioni poste da Atersir per poter addivenire alla “gara a doppio oggetto” per il settore rifiuti. Si sono già svolti due incontri a Carpi nei quali sono stati invitati tutti i Comuni Soci ma gli 11 che hanno firmato un ricorso al Tar non si sono mai presentati. Ora ognuno si assumerà le proprie responsabilità ed ognuno con le proprie azioni deciderà come proseguirà questa vicenda. Al sottoscritto interessa come sempre il bene dell’Azienda, perché Aimag continui ad erogare servizi efficaci, efficienti e di qualità  a cittadini ed imprese del territorio».