Anilda Ibrahimi si è nata a Valona e si è laureata in Lettere in Albania, ma da molti anni vive in Italia, dove si occupa di diritti umani e scrive per numerosi quotidiani e mensili.
Questo intenso romanzo, duro e poetico insieme, si svolge su due piani temporali armoniosamente intrecciati fra loro. Una storia è ambientata prima e durante la seconda Guerra Mondiale: le due sorelle Abigail e Theresa, ebree benestanti tedesche, sono costrette a rifugiarsi con i genitori e la nonna in un paese dell’Albania, che in quegli anni diede asilo a molti perseguitati da Hitler, in attesa del visto per stabilirsi negli Stati Uniti. Le due bambine e la loro famiglia fanno amicizia con gli abitanti del luogo, godendo della solidarietà di persone umili, di religione e usanze diverse, ma di grande generosità, fino a quando la più piccola, Abigail, verrà catturata dai nazisti e deportata.