Un rimbrotto dall’al di là

Ditemi bene: quando succede che vi sentite “buoni da niente”, a chi telefonate? A chi telefonate per sentirvi dire che, no, non è vero, tanto più che quello che dovevate fare l’avete fatto a suo tempo e, adesso che siete in pensione, potete prendervela comoda che, in fin dei conti, non è scritto da nessuna parte che dovete fare per forza determinate cose. Si possono chiamare in causa principi di parità, ordini di libertà, esigenze di soddisfazioni psicologiche e molte altre ragioni o principi fondamentali. Si potrebbe, ma non se si sentono voci antiche che dall’aldilà potrebbero tuonare o borbottare. Mia suocera, ad esempio, che non direbbe nulla, ma con la sola presenza mi spingerebbe a molte correzioni. Forse anche la zia Irene avrebbe da ridire circa quel mucchio di vestiti che staziona in camera mia sopra due seggioline, quelle fragili fragili della zia Ida che a nulla potrebbero servire se non a quello. Punti di appoggio contro ogni sogno minimalista. Sì, ci sarebbe da fare un cambio armadi, se solo dentro l’armadio ci stesse ancora qualcosa. Si dovrebbero buttare delle cose, o almeno mandare a Recuperandia quella sporta già preparata. Ma poi, che cosa c’è da scartare quando il bello è pescare tra le cose abbandonate per farle rinascere?

L'accesso è riservato agli Abbonati

Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo

Accedi

Accesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale

Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail. Costo Annuo 29€ Abbonati