Le colazioni di una vita

Ha cominciato Mauro D’Orazi a dire che era preoccupato se colazione, detta in dialetto, si pronunciasse con una elle o senza la elle. Non so chi abbia ragione di tutti quelli che gli hanno risposto su facebook, fatto sta che io il termine in dialetto, pronunciato da quelli che i dialetto lo usavano come lingua madre, non l’ho mai sentito.

Quasi che la colazione fosse un evento troppo americano o troppo aristocratico per avere una specifica denominazione. Quando sento parlare in dialetto, oggi, è per lo più perché qualcuno si è arrabbiato e perde i filtri della cultura sovrapposta. Se uno deve imprecare, deve maledire o si è schiacciato un dito, è facile che gli scappi la lingua primordiale, s’intende se ha una certa età. 

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