La svolta della stagione

Era il lunedì di Pasqua del 1969 quando mi sono sposata, era il sette di aprile. Ero stata molto in pena: avrei avuto freddo col mio vestito di organza bianco e coi sandalini aperti dietro? Mi ero procurata una bella maglia di lana da mettere sotto ed ero incerta se ci volessero anche dei bei mutandoni pure di lana. Il tragitto non era tanto, poco ci voleva per arrivare in San Nicolò. Chiesa senza gli attuali disastri, nella sua piena grandezza e solennità. Chi mai avrebbe pensato, allora, ai lunghi anni di chiusura, alle transenne che sarebbero andate avanti e indietro lungo il portico, luogo di aggregazioni sgradite. Sembrava eterna e solida, offriva una lunga percorrenza della navata adatta alla cerimonia. Non mi ricordo di aver avuto freddo. D’altra parte è sempre stato tradizione fare la svolta della stagione a Pasqua. 

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