Incontri e spiritualità per Paolo Di Nita e Giampiero Di Candia

Pellegrini a due ruote sulla via Francigena

– Sono tante le strade che portano a Roma. I carpigiani Giampiero Di Candia e Paolo Di Nita, entrambi 42enni, uno educatore per le disabilità e l’altro attore e impresario teatrale, hanno scelto fra tutte la più antica, la più suggestiva e la più spirituale: la via Francigena. E’ il cammino che dall’anno 990, quando lo aprì l’arcivescovo di Canterbury, Sigerico, ha portato per secoli nel cuore della cristianità milioni di pellegrini provenienti dal Nord Europa. Loro, Di Candia e Di Nita, lo hanno percorso in bicicletta, per 735 degli oltre duemila chilometri che dividono la pietra del chilometro zero, posta accanto al portico sud della cattedrale di Canterbury, in Inghilterra, da piazza San Pietro. E ci hanno aggiunto il tratto tra Carpi e l’intinerario storico, essendo partiti dalla chiesa di Quartirolo dove hanno ricevuto la benedizione di don Fabio Barbieri.

«E’ stato un viaggio – spiegano – che ha consolidato l’antica amicizia che c’è tra noi, ma che ci ha anche permesso di guardarci un po’ dentro, perché andare in bici è un ottimo sistema per pensare. Ma ci ha anche permesso di attraversare un’Italia meravigliosa e di incontrare e conoscere una quantità di persone, italiani e tanti stranieri». Le motivazioni di un’avventura che è stata anche anche faticosa, con il passo della Cisa da scalare (la prima tappa li ha portati da Carpi a Fornovo) e i tanti scollinamenti tra Toscana e Lazio, stanno tutte in questa frase. Che spiega anche le ragioni di quella che non si vorrebbe chiamare moda ma che, sull’abbrivio del successo del Camino di Santigao di Compostela, è comunque una tendenza in forte espansione, capace di coinvolgere sempre più persone, se è vero che, come ricorda Di Candia che l’aveva già percorsa qualche anno fa, «…oggi la via, con tutti i diversi percorsi che la caratterizzano, appare molto più attrezzata, gli itinerari per i ciclisti e per chi va a piedi sono ben segnalati e c’è perfino qualche segnale girato appositamente per far sì che i pellegrini transitino dentro questo o quel paese».

 

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