Da Lucio Malavasi, sindaco di Rio Saliceto, riceviamo le precisazioni che pubblichiamo qui di seguito.
«L’Unione Comuni Pianura Reggiana, costituita dai Comuni di Correggio, Campagnola, Fabbrico, Rio Saliceto, Rolo e San Martino in Rio ha scelto, previa autorizzazione della Prefettura di Reggio Emilia e nel pieno rispetto di tutte le norme di legge, di installare due autovelox fissi, il primo sulla strada comunale 468 di Correggio e il secondo sulla SP 30 per contrastare il superamento dei limiti di velocità, a tutt’oggi, prima causa di incidenti stradali.
«La strada SP30, in particolare, è stata spesso teatro di incidenti molto gravi. I dati pubblicati dalla Regione Emilia Romagna registrano 30 incidenti e 42 feriti dal 2012 al 2016. (mentre non sono oggetto di rilevazione specifica, ma ci sono, gli incidenti senza feriti).
«Per questo motivo, i competenti organi statali l’hanno inserita tra le arterie su cui è possibile fare accertamenti senza l’intervento diretto di pattuglie addette alla contestazione e tramite strumentazioni come quella installata.
«In base all’art. 142 del Codice della strada, il 50% dei proventi derivanti dalle sanzioni elevate vanno attribuiti all'ente proprietario della strada mentre il restante 50% spetta all’ente accertatore (l’Unione): così avverrà per proventi delle violazioni accertate sulla SC468 di Correggio.